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domenica 6 dicembre 2009

Una crudeltà per gli animali e per noi stessi

di Umberto Veronesi
Repubblica — 25 giugno 2008. Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d' amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". Non c' è una differenza biologica fra animali. Perché allora ci fa orrore il pensiero di mangiare il nostro cane, ma massacriamo ad ogni Pasqua centinaia di agnelli per fare festa? L a filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele. La pratica della macellazione poi è un rito ripugnante: (...omissis...). Rinunciare alla carne inoltre è per me anche una forma di solidarietà e responsabilità sociale. In un mondo che ha fame, il consumo di carne costituisce uno spreco enorme: se oltre 820 milioni di persone soffrono la fame è anche perché gran parte del terreno coltivabile viene riservato al foraggio per gli animali da carne. I prodotti agricoli a livello mondiale potrebbero essere sufficienti a sfamare tutti, se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento. Senza contare che il consumo di carne è nocivo per la salute. Le cosiddette "malattie del benessere" (diabete non insulino-dipendente, aterosclerosi, obesità) colpiscono chi mangia carne, mentre è dimostrato che una dieta ricca di vegetali ci protegge e ci aiuta a mantenere più a lungo il nostro benessere. Sono scientificamente convinto che il vegetarianesimo sia una scelta non solo opportuna, ma obbligata. Per nutrire una popolazione in aumento costante saremo costretti a diventare vegetariani, ritornando in fondo alla nostra natura originaria. In termini evoluzionistici l' uomo discende dalla scimmia: il nostro organismo è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi e il nostro metabolismo è come quello dell' orango che si nutre di cereali e vegetali. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente, e ci rimetterebbe in armonia con gli equilibri naturali perfetti del nostro pianeta.
UMBERTO VERONESI

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4 commenti:

  1. Rispetto le parole, il pensiero e la filosofia altrui. Ma certe cose mi fanno veramente amarezza. Insinuare che la fame del mondo è causata da "noi" onnivori è quanto meno un'ipotesi divertente. E' palese che lo sfruttamento delle popolazione che soffrono la fame si basa su solidi principi economici e di interesse politico ed economico. Non soffrono la fame a causa dei "carnivori" ma a causa di chi ha enormi interessi nel mantenerli indigenti e in equilibri precari e "facilmente manipolabili"

    Davide

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  2. Dimenticavo: affermare che la sindrome metabolica sia causata dall'alimentazione ricca di carne è un falso scientifico bello e buono. L'alimentazione ricca di proteine animali o vegetali (e va ricordato e ribadito che quelle animali hanno un valore biologico maggiore di quelle vegetali...) riduce l'insulina resistenza che è causata da un alimentazione eccessivamente ricca di carboidrati e derivati (soprattutto sostanze come lo scriroppo di fruttosio)...

    Ribadisco: rispetto le idee e le filosofie di tutti ma non è corretto fare "falsa informazione"

    Davide

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  3. Inoltre in termini evoluzionistici noi siamo "cacciatori e raccoglitori" l'homo sapiens si è evoluto come predatore,ergo come carnivoro-onnivoro. Prova ne è il fatto che non siamo predisposti fisiologicamente a metabolizzare tessuti vegetali come la cellulosa... siamo dotati di incisivi e canini che certo non ci servivano per le bacche....

    Qualche spunto di riflessione:
    A) Insulina ed effetto sul metabolismo:
    http://web.archive.org/web/20040202014112/http://www.dfhi.com/interviews/rosedale.html

    B) Studio sull'alimentazione dei primi homo
    http://www.pnas.org/content/97/25/13506.full


    PS: l'Homo Sapiens Sapiens e i gorilla hanno un comune parente dal quale i progenitori del genere Homo (non ancora Homo ma ominidi) si sono differenziati 4.4 milioni di anni fa. Un po' troppo tempo per affermare che quello che mangia una gorilla dovrebbe essere la nostra base alimentare.... 4.4 milioni di anni di evoluzione dagli omininidi del Miocene a noi non sono da trascurare. Infatti gli ominidi del Miocene non avevano la dentatura necessaria per nutrirsi di carne. Dentatura che è stata sviluppoata nel genere Homo e che ancora oggi abbiamo...

    Davide

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  4. Bell'articolo... lo divulgherò anch'io.
    Deborah

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